giovedì 6 ottobre 2011

QUANDO CI METTEVEVANO IL CAPPIO AL COLLO

Quando ci mettevano il cappio al collo
e ci buttavano sulle brandine nude
insieme a cocci immondi di bottiglie
per favorire l'autoannientamento,
allora sulle fronti matide
compariva il sudore degli orti sacri,
degli orti maledetti degli ulivi.
Quando gli infermieri bastardi
ci sollevavano le gonne putride
e ghignavano, ghignavano verde,
era in quel momento preciso
che volevamo la lapidazione.
Quando venivamo inchiodati in un cesso
per essere sottoposti alla Cerletti,
era in quel momento che la Gestapo vinceva
e i nostri maledettissimi corpi
non osavano sferrare pugni a destra e a manca
per la resurrezione degli uomini...

Alda Merini.

da...  http://www.esplorazioniurbane.it/website/home.aspx

martedì 4 ottobre 2011

DISPERSI DAL TEMPO...

"A noi dispersi dal tempo non è rimasto altro che una lieve traccia
lasciataci dalla natura.
A noi navigatori solitari non è concessa la stella dei ricordi.
Solo un lieve palpito all'imbrunire.
Lasciate che il mio cuore non gema
per le piaghe per cui è ricoperto.
Ridete pure della mia solitudine
perchè a noi dispersi dal tempo
non è concesso altro che il torpiloquio"

Poesia di un "malato di mente" internato per 40 anni.

da.... http://www.esplorazioniurbane.it/website/home.aspx

Ospedale psichiatrico infantile (Aguscello - Fe)

http://youtu.be/e3INgFIEDfY

Mostra Fotografica da "ailis" Marostica