lunedì 20 febbraio 2012

Il granchio di carta - The crab paper - O papel do caranguejo

Non é usuale visitare ed esplorare un luogo abbandonato dove trovare anche i resti di una piccola camera oscura, e ancora più straordinario rinvenire e fotografare un negativo su carta.
Proseguendo l’esplorazione ,  incontro delle  finestre dove sono state dipinte immagini marine  con un granchio,  non lo stesso  riprodotto sul negativo ma e molto simile.  
E  stato un vero regalo fotografico, e mettere insieme le due immagini mentalmente per poi  realizzarne una unica e stato molto facile.
Tutta qui  la storia che ha portato alla creazione di questa immagine

E come in tutte le storie a lieto fine, dopo anni di oblio finalmente il granchio ha trovato una nuova casa ... ora vive felice nella bacheca insieme alle macchine ed argagni fotografici del secolo scorso
It is not unusual to visit and explore an abandoned place

where to find the remains of a small dark room, and even

more remarkable find and photograph a paper negative.

Continuing the exploration of the meeting where windows


 were painted images of the sea with a crab, not the same

 play on the negative but very similar.

It was a real photo gift, and put together the two images and


 then make one single mind and was very easy.

And like all stories end happily, after years of neglect finally


 the crab has found a new home ... now lives happily in the

bulletin board along with machines argagni photos of the

 last century

sabato 18 febbraio 2012

Toulambis - Papouasie, Nouvelle Guinée





Un filmato del 1976  dell'esploratore Jean-Pierre Dutilleaux in Papuasia-Nuove guinea in una tribù primitiva, gli Toulambis, indigeni che non avevano mai avuto ancora contatto con un mondo a  loro sconosciuto, e con persone con la pelle bianca.
La cinepresa ha immortallato le loro curiose reazioni.







Forte della Chartreuse



Il forte "La Chartreuse" è uno di quei posti dove ogni passo ci si sposta lungo i corridoi interminabili, si sente la storia che sta dietro le sue mura.
 Costruito tra il 1817 e il 1823 nell'ambito del mandato olandese per proteggere la città, si estende su una superficie di 40 ettari in pieno e si trova sulla cima di una collina con spazio per scopi difensivi nelle sue strutture per un importo superiore di 2000 soldati loro tempo di utilizzo. In passato, e vi costruirono un monastero sul promontorio.
 Dal 1914 al 1918 periodo coperto dalla prima guerra mondiale, il forte è stato usato come una prigione tedesca, come è accaduto durante la guerra della Seconda Guerra Mondiale.
 Tra il 1944 e il 1945, l'esercito americano prende il controllo di tutta la forza e poi diventa il 28 ° General Hospital US Army
 Da allora, il forte cominciò ad essere abbandonato da Dio, prima di essere definitivamente abbandonato nel 1988

.http://www.territorioabandonado.org/2012/02/fort-de-la-chartreuse.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed%3A+TerritorioAbandonado+%28Territorio+Abandonado%29

lunedì 6 febbraio 2012

CONCORSO FOTOGRAFICO NAZIONALE 2012


VENETO TERRA DA SCOPRIRE

IL VENETO CHE POCHI CONOSCONO TRA NATURA, STORIA, CULTURA, TRADIZIONE E INNOVAZIONE
SCADENZA PRESENTAZIONE OPERE: 5 MARZO 2012



 http://www.rosareflex.it/index.php



venerdì 3 febbraio 2012

IL Coraggio di dire ... NO !


Quando venne scattata questa foto, ad Amburgo nel 1936, durante la cerimonia per il varo di un veliero, August Landmesser aveva già avuto problemi col partito nazista che lo aveva condannato a due anni di lavori forzati, per aver sposato una donna ebrea ed aver avuto, con lei, due figlie.

Nella foto, si distingue chiaramente August, le braccia conserte, mentre si rifiuta di tendere il braccio nel saluto ad Hitler, che presenziava alla cerimonia.


Si ignora quale sia stata la sorte di quest'uomo. Quello che sappiamo per certo è che le due figlie sopravvissero, ed una di loro, nel 1991, riconobbe per caso il padre, in questa vecchia foto pubblicata da una rivista in quell'anno.

lunedì 30 gennaio 2012

Magico "Guerra e Pace" - Magic "War and Peace" - Magic "Война и мир" - 魔法の"戦争と平和" -سحرية "الحرب والسلام "

Esposizione fotografica presso Spazio Immagine Centrale
Bar Centrale      Via Mazzini, 2 -  ROSA'  (VI)    424/85000
Magico "Guerra e Pace" di Sergio Sartori  a.f.i.  b.f.i.


Nei pressi di un antico castello dove tutto sembra tranquillo, scoppia improvvisamente una battaglia. All'inizio si sentono lontani boati, poi spari a raffica, fragorosi scoppi, lampi e tanto fumo ... subito un gran silenzio ...  Dalla nebulosa, tra le macerie, appaiono sparsi e disordinati dei soldati reduci e, in mezzo a loro, crocerossine, infermieri, vedove, orfani e disperati straccioni. Gradatamente l'atmosfera si fa tersa, appaiono nuovi personaggi e questi si moltiplicano, i loro abiti prendono i colori dei sogni ... C'è musica intorno, la vita riprende lungo le strade e nelle piazze, tutto diventa gioioso e variopinto e come per magia nasce un esultante e festoso girotondo in fiore.
Mario Lasalandra





Il magico carnevale 2009 di San Felice sul Panaro - Modena
I personaggi sono i "sanfeliciani" d'epoca remota e si rivelano con la loro nuova identità. Nei secoli hanno subito una strana metamorfosi ed i loro volti sono diventati magicamente grotteschi, pronti ad interprettare una fantastica commedia servendosi della gestualità piuttosto che della parola. Sembrerà di vivere un sogno dove i fumi (a simulare le nebbie invernali) e la dolce colonna sonora s'intrecceranno con l'elegante teatralità dei mimi offrendo all'osservatore un film ricco di emozioni.
Il Magico di San Felice non è diverso dagli altri carnevali, è solo un'altra cosa


Ho fotografato questa manifestazione cercando di dare al reportage un sapore dolce-amaro e provando ad trasmettere l'atmosfera che suppongo si potesse respirare alla fine di un conflitto come la 2° guerra mondiale, il tempo sospeso,  gli sguardi persi nel vuoto ... immersi nei propri pensieri, quasi nessuno dei soggetti fotografati guarda verso l'obiettivo. Ora osservando queste immagini, mi ritrovo catapultato negli sguardi vuoti delle persone ritratte, in un continuo rimando all'introspezione e al tempo sospeso che intercorre tra me e loro, fortunati attori, interpreti di una tragedia vera.
Sergio Sartori



Le stesse cose, gli stessi momenti, attimi già vissuti.
Passati di silenzi immobili nascosti  tra le curve di una guerra appena terminata ed una pace difficile da ricostruire
Sguardi persi nel vuoto, tristi, impauriti, sfuggenti sono fotografie del nostro essere umani, Occhi che non saranno altro che il fragoroso tumulto uniforme di ricordi persi. Di quanti rimarrà impressionata la nostra pupilla e di quanti ci ricorderemo? Odio, amore, passione, amicizia volatilizzati come particelle dalla durata instabile. Triste pensare che li dimenticheremo quasi tutti, li giudicheremo rapidamente da come sono vestiti, dal loro aspetto. Loro, anni e anni di vicende, emozioni, sofferenze, morte; dispersi in un frammento inacessibile di memoria. Dove sono ora tutti questi sguardi persi? dove vivono? sono vivi? O hanno perso il segmento della vita in cambio della semiretta della morte?
Perdiamo persone con infinite storie che non conosceremo mai.
Tratto da: "Riflessioni irragionate"























altre immagini su www.sergiosartori.com  

Mostra Fotografica da "ailis" Marostica