lunedì 1 giugno 2015

Dipingere con le ombre

Dipingere con le ombre
di Giovanni Tisocco

Le ombre ... elementi compositivi tanto da poter essere considerati come il punto focale della nostra immagine, come il soggetto. L’introduzione di un’ombra nella realizzazione della scena della nostra foto aggiunge una “dimensione” di creatività e rende l’immagine più visuale, più facile da essere letta da un osservatore, senza dimenticare che la presenza di un’ombra è in grado di trasformare un’immagine piatta, bidimensionale, in qualcosa di più vicino alla percezione visiva dell’occhio umano, aggiungendo profondità e, quindi, una terza dimensione all’immagine.
Le ombre vivono... ,  per ogni attimo che passa  cambiano .... si muovono... trasformano un immagine,  una composizione ... 













nato nel 1961 ..mi avvicino con vera passione alla Fotografia verso i 30 anni  di età . Una passione nata con la conoscenza del maestro Franco Fontana  a cui mi sono ispirato. Le foto paesaggistiche sono state la mia prima grande passione  che per anni mi ha affascinato e accompagnato nella conoscenza della fotografia. Partecipo con entusiasmo a  corsi e Backstage fotografici che mi aiutano ad apprendere le nozioni principali della Fotografia. Negli ultimi anni scopro l'Arte  del minimalismo ..  ( di cui ne vengo attratto ) ,  tendenza artistica nata principalmente degli Stati Uniti negli anni sessanta e settanta. L'arte minimalista, come da definizione, si basa sulla riduzione della realtà: l'arte è puramente astratta, oggettiva ed anonima.
E  come una filosofia di vita,  i minimalisti si concentrano su pochi elementi essenziali della vita, generatori di  semplicità ed eleganza. L ’interesse artistico non è al significato dell’immagine in sé, ma alla tensione tra i materiali e le forme. e al loro comportamento nello spazio. Una fotografia apparentemente “fredda”, ma che l’osservatore può interpretare con la sua personale sensibilità, liberandosi dai codici di lettura convenzionali.
In poche parole ..luci , ombre, colori , forme e geometrie  ....un mix di elementi che abbraccio in modo forte ed entusiasmante esprimendo me stesso e cercando di comunicare qualche emozione . 



https://www.facebook.com/giovanni.tisocco
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http://121clicks.com/showcases/abstractive-minimalism-in-photography-by-giovanni-tisocco



venerdì 20 marzo 2015

Ego vol. 1 di Greta Munerotto

Ego vol. di Greta Munerotto

Mostra fotografica presso Laboratorio fotografico 3T
Aprile - Maggio 2015




 “Di ciò che posso essere io per me, non solo non potete saper nulla voi, ma nulla neppure io stesso” dice Vitangelo Moscarda, il protagonista del celebre romanzo Uno, nessuno, Centomila di Pirandello.
Ego è la ricerca fotografica di quel che io sono per me, prima di quello che sono per gli altri. E’ un voler vedere me stessa attraverso l’occhio della macchina fotografica, che mi restituisce come gli altri sono abituati a percepirmi.
In Ego c’è ricorso all’utilizzo di specchi, che sono la forma più immediata che abbiamo per conoscere noi stessi, per renderci consci della nostra fisicità, ma parallelamente c’è anche una ricerca emotiva, che fissa nella foto il qui ed ora che sento, l’emozione dietro il gesto.
Attraverso la scomposizione del corpo, un corpo che appare spesso senza testa, come se potesse appartenere a chiunque, imparo a conoscere me stessa. E’ un puzzle che va rimesso assieme, sono frammenti di me da ordinare.
Ego è un progetto che continua ancora, perché non possiamo mai dirci conosciuti fino in fondo, perché ogni giorno sono uguale e diversa.














Greta Munerotto nasce nel 1986 in provincia di Venezia, dove vive fino al 2009, quando si trasferisce a Marostica e sciacqua i panni in Brenta. Da spirito inquieto e ribelle, si annoia facilmente ed è sempre alla ricerca di qualcosa si nuovo, risultando nella maggior parte dei casi mutevole e scostante. La passione della fotografia è una recente conquista, è stato amore a prima vista e il sodalizio sembra essere felice. Greta ama dormire fino a tardi, leggere romanzi e guardare serie in TV con il marito Sergio e la sua sempre cucciola di labrador Dharma.

MAN RAY Man Ray (Emmanuel Radnitzky all’anagrafe) nacque a New York nell’Agosto del 1890 da una famiglia di origini ebraiche. ​Da sempre mos...